"Annette Brennet: rivelazioni di CRIMINI impuniti" Romanzo di Narrativa, nel genere poliziesco, ambientato ai giorni nostri nella stupenda California.


Il tenente Annette Brennet, capo di una squadra del Police Department Investigation di San Francisco, si trova a dover risolvere un caso piuttosto complicato e per riuscire nel suo compito le serviranno tutte le sue capacità di detective, ma non solo...

Questa volta viene incaricata a risolvere due casi di furto piuttosto insoliti. Tra gli oggetti rubati c'è un anello, ma questo furto non convince Annette..
Annette ha un incontro con un uomo interessante e che non la lascia indifferente, ma accade qualcosa che la mette a disagio.
Le indagini si complicano, mentre delle nuove visioni medianiche portano il tenente a interessarsi di alcune persone. Finisce a dover svolgere altre indagini che la condurranno alla scoperta di segreti nascosti da tempo.
Nel suo lavoro Annette si avvale della collaborazione di alcune persone, tra cui: Robert Sullivan, il suo partner di squadra, un "dongiovanni", e l'amica psicologa, Lorena Cortes; entrambi l'aiuteranno a risolvere i casi nella consueta velocità e risolutezza che distinguono il tenente Annette Brennet.
Prefazione

Ogni giorno, nel mondo, le squadre di Polizia vengono messe a dura prova. I sistemi d'indagine investigativa sono oggi supportati da tecniche scientifiche comprovate ed efficienti, ma, nonostante questo, talvolta non riescono ad assicurare alla giustizia i colpevoli dei crimini che aumentano nelle grandi città di ora in ora. E' purtroppo un dato di fatto che gli investigatori della Polizia non sempre riescano a scoprire tutti i reati e, per alcuni di questi, la giustizia finisca per non poter trionfare.
Anche a San Francisco, dove la Polizia combatte il crimine con metodi moderni e mezzi all'avanguardia, talvolta non arriva ad averne conoscenza, perdendo così anche la possibilità di catturare i responsabili...
A capo di una delle squadre del Police Department Investigation di San Francisco, il tenente Annette Brennet, dotata di capacità extrasensoriali, riesce a scovare il crimine anche quando questo è celato agli occhi di tutti. Sarà grazie al suo operato che per alcuni di questi crimini verrà fatta giustizia.


1

Una porta socchiusa, sopra c'era il numero 134.
Il tenente Annette Brennet vi era di fronte, un paio di calzari le avvolgevano completamente le scarpe, mentre in mano teneva un paio di guanti in lattice...
Infilò velocemente i guanti e spalancò la porta...
Le sue narici vennero aggredite dal nauseante e inequivocabile odore di cadavere, misto alla puzza di stantio di una camera tenuta quasi costantemente chiusa.
La vista di Annette era stranamente appannata, a tratti instabile, vaga, ma lei proseguì...
Prese dalla tasca un fazzoletto, portandolo al viso a coprire il naso e la bocca, nel tentativo di sottrarre le sue narici alla esalazioni, o per lo meno di attenuarne l'odore. Poi entrò nella camera d'albergo...
Di fronte a lei si aprì la scena del crimine di un omicidio.
Sfilò il taccuino, agganciato alla cintura dei pantaloni, lo aprì iniziò a disegnare uno schizzo della stanza: a destra, il bagno; a sinistra, un guardaroba a vista e un grande specchio con sotto un ripiano con lavabo.
Avanzando nella stanza, Annette doveva muoversi con prudenza per non calpestare le macchie di sangue, sparse sulla moquette di pelo rasato a disegni geometrici, color senape e marrone.
Altre chiazze di sangue spiccavano sul beige e il nocciola chiaro della coperta a fiori, distesa sul letto, al lato destro della stanza. Una grande finestra occupava la parete di fondo, di fronte all'entrata. Davanti alla finestra, di fianco al letto, una poltrona riportava tre fori di proiettile sullo schienale.
Annette aveva appena varcato l'ingresso della camera e si girò per guardare la parete esterna del bagno, alle sue spalle: anche questa era imbrattata dalla forma incompleta di due impronte palmari, come se qualcuno si fosse appoggiato a mani aperte e intrise di sangue.
Alla base della parete, un'altra chiazza di sostanza ematica e una scia da trascinamento, che giugeva fin sotto la finestra. Annette seguì la scia e si trovò
 sotto gli occhi il cadavere di un uomo caucasico. Il corpo prono sulla moquette, vestito soltanto con boxer e cannottiera, il braccio sinistro e la testa erano coperti dalla tenda, macchiata di sangue in più parti.
Nel frattempo, gli agenti della Omicidi svolgevano le loro indagini, mentre la squadra della Scientifica esaminava i vari elementi utili alla ricostruzione della scena del crimine e procedeva alla repertazione delle tracce di sostanza ematica, delle impronte e dei vari oggetti presenti nella stanza, trafficando con macchine fotografiche e kit di sopralluogo.
Annette tornò di fronte alla parete esterna del bagno e aspettò che un agente della Scientifica finisse il suo lavoro sulle due impronte. Poi, procedendo a suo modo, posò una mano sulla parete, nella speranza di percepire qualcosa o di vedere cosa era accaduto in quella stanza.
Ma ciò che vide non era quel che avrebbe voluto: una scena di sesso violento; immagini forti e inaspettate, che quasi la stordirono.
Istintivamente scostò la mano.
Cambiò direzione e decise di concentrarsi sul cadavere.
Mentre il medico legale stava esaminando il corpo, sul quale erano evidenti i fori di ripetuti colpi d'arma da fuoco, lei ne osservò attentamente la posizione, la forma, il margine estroflesso e l'orletto ecchimotico e ne annotò i dettagli, concludendo che si trattava di fori d'uscita.
Dopo di ché, girando attorno alla chiazza di sangue coagulato, si avvicinò alla salma. Si chinò su di essa e la toccò col palmo della mano.
Finalmente vide la scena del crimine, probabilmento attraverso gli occhi della vittima. Stava per mettere a fuoco il volto dell'assassino, quando, improvvisamente, si svegliò.
Si ritrovò nel suo letto, madida di sudore.
Stava sognando...
Quello che aveva visto e creduto fosse reale, era semplicemente un sogno?
Annette sapeva bene che non poteva trattarsi di un sogno. Quelle immagini erano troppo dettagliate, piuttosto poteva essere la premonizione di un delitto che forse doveva ancora accadere, o era già avvenuto, ma soltanto il trascorrere del tempo le avrebbe dato una risposta....

Commenti

  1. Giovanna Alessandra Fenili con il suo romanzo d’esordio, il giallo poliziesco “Annette Brennet: rivelazioni di crimini impuniti”,
    ci catapulta sulla scena del crimine, ci apre le porte del Police Department
    Investigation di una caotica San Francisco dei nostri giorni e ci fa seguire
    passo dopo passo le indagini del tenente Annette Brennet.
    La narrazione entra subito nel vivo: strane visioni, un omicidio, alcuni furti…
    l’intreccio creato è senza dubbio coinvolgente.
    Annette non è sola, man mano che ci si addentra nella lettura ci si imbatte
    negli altri personaggi: Lorena l’amica psicologa che l’aiuta a gestire le sue visioni, l’affascinante e misterioso John che le fa battere il cuore portando scompiglio
    nella sua vita, l’avvenente detective Sullivan e ovviamente tutti coloro che ruotano
    intorno alle indagini. Annette è descritta in modo eccellente e minuzioso sia fisicamente sia psicologicamente. Il costante indugiare sull’abbigliamento, sulle sue abitudini e piccole manie,
    ben delinea caratterialmente la giovane donna che dietro la sua apparente freddezza
    nasconde tutta la sua fragilità e le sue paure. Le indagini vengono narrate con precisione, i personaggi sono interessanti e ben costruiti, il linguaggio usato è scorrevole e attuale.
    La storia è avvincente, la trama intricata al punto giusto e il finale non è scontato,
    le 300 pagine si leggono con piacere, coinvolgimento e curiosità: l’idea di unire
    genere poliziesco e sfera paranormale dà un tocco di originalità e mistero in più
    a tutto il romanzo.
    Ilaria

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  2. Sono un'amante dei romanzi gialli e anche del paranormale... ho letto Annette Brennet: rivelazioni di crimini impuniti" tutto d'un fiato... la trama me lo ha permesso perché scorre gradevolmente. L'inizio descrive alla perfezione una scena del crimine, che sembra quasi di vederla. Poi la trama si allarga ad altri casi... due strani furti che però l'autrice utilizza come veicolo per creare una sorta d'intreccio con altri casi. Credo di poter dire che questo romanzo sia unico nel suo genere, intrigante al punto giusto, coerente dall'inizio alla fine e senza dubbio coinvolgente... a me è piaciuto molto e credo che ne acquisterò subito un altro paio di copie, per regalarli questo natale.
    Buona lettura a tutti.
    Fabrizio

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  3. Ho appena termnato la lettura di Annette Brennet: rivelazioni di crimini impuniti e devo dire che l'ho trovato molto piacevole... la storia mi ha coinvolta, forse perchè mi rivedo un po' nella protagonista. Non che io abbia capacità paranormali, ma piuttosto mi rivedo in lei per il carattere, forte e fragile allo stesso tempo. La storia mi ha appasionata, soprattutto quando si intriga e riesci a percepire quello che sta per accaddere, ma rimani col fiato sospeso e quando gli eventi che seguono sono inaspettati, ti sorprendi e ti incuriosisci ancora di più, tanto da non riuscire a lasciare la lettura. Credo di poter dire, anche se non sono un'esperta, che la lettura è scorrevole e la trama non è scontata. Ho trovato pezzi divertenti e altri di suspence che hanno dato un particolare piacere alla lettura. Insomma... lo consiglio, soprattutto a chi è appassionato di polizieschi, perchè entra nel vivo delle indagini e quel pizzico di paranormale trovo sia perfetto e che crea il giusto equilibrio tra mistero e realtà.
    Una cosa che ho notato è la minuziosa descrizione di alcuni particolari di Annette, quasi come se l'autrice volesse farci cogliere la sua essenza... e c'è riuscita perfettamente, almeno per me.
    Chiara.

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  4. Sono un lettore accanito di Connelly, e difficilmente leggo altri autori... per questo romanzo ho fatto una eccezione e devo dire di non essermi pentito. Trovo che sia intricato, scorrevole e ben descritto nei particolari. Mi sono visto le scene e le strade, quasi fossi stato sul posto. Brava Giovanna! Un bel romanzo! All'inizio, la tua protagonista, mi è parsa un po' troppo perfettina, ma alla fine mi è piaciuta... l'ho trovata particolarmente umana, nonostante le sue doti così particolari e quella paura di relazionarsi con gli uomini.
    Comunque... non vedo l'ora di leggere il prossimo romanzo.

    E adesso, mi rivolgo all'utrice:
    piacere di averti conosciuta come esordiente, aspetto e ti auguro di divenire presto una scrittrice affermata... te lo meriti.
    Giorgio

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  5. Beh, il libro mi è piaciuto molto!
    Scorrevole, interessante, intrigante.
    Buona l'idea ed eccellente la narrazione.
    Inizia come un caso normale e mano a mano ci si addentra nell'indagine si scopre che sotto c'è molto di piu.......
    Lettura diretta, difficilmente si torna indietro perchè non è chiaro qualcosa.
    Critiche: la descrizione puntigliosa dell'abbigliamento di Annette a volte è eccessiva.
    Poi le cene a base di shaker di proteine: non è una cosa fantascentifica, ma la maggior parte delle persone non è abituata a cenare così e fa un effetto strano leggerlo.
    Riguardo alla "mania di dormire nel divano" invece dò un punto a favore: qui si vede un'Annette piu vicina al lettore, non una super poliziotta, ma una donna normale con le sue paure.
    Alla fine, andando a letto di sua iniziativa, trasmette la voglia di mettersi in gioco non solo in grandi imprese, ma in ogni piccolo problema quotidiano...
    Quindi la ripetizione del divano era necessaria, bisogna ricordare al lettore questa sua paura... altrimenti alla fine non si apprezza questa sfumatura....

    Nel complesso è un buon libro, e il voto finale si alza notevolmente se si pensa che è il primo romanzo dell'autrice.
    Soddisfatto di averlo letto, e attendo il prossimo!

    Manuel

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  6. Dopo aver letto ‘tutto d’un fiato’ il tuo bel romanzo, mi arrischio a ‘dire la mia’. Non sono un critico letterario e il mio coinvolgimento in faccende simili è limitato all’inserimento in gruppi di lettura, oppure nell’esercitare il ruolo del nitpicker (in Italiano potrebbe essere reso come ‘quello che fa le pulci’). Questa funzione è simile a quella dell’editor, solo che si concentra sulle eventuali incongruenze (ad esempio, recarsi in banca di domenica mattina…).

    Detto questo, l’emozione provata leggendoti è stata notevole. Sei proprio brava. Ed ora provo a descriverti le mie impressioni.

    Per quanto riguarda la trama e il relativo intreccio, sono avvincenti e sufficientemente chiari per evitare disorientamenti durante la lettura (che spesso capitano in questo genere di racconti). Tra la posizione alla ‘Lieutenant Columbo’ (reso in Italia come il Tenente Colombo), in cui si sa fin dall’inizio chi è il colpevole e le sue motivazioni, e quella alla ‘Agatha Christie’, in cui viceversa il mistero si chiarisce all’ultima riga, hai scelto una intelligente via di mezzo. Colpi di scena ve ne sono, e solo alla fine si comprende a pieno quali fossero le motivazioni: tuttavia durante il racconto il lettore viene preso per mano e gli vengono fornite indicazioni piuttosto precise su chi sia sospetto e perché.

    Insomma, si è partecipi delle azioni di Annette come se la si accompagnasse nel suo percorso investigativo. Questo rende la lettura piacevolissima.

    I personaggi sono ben delineati: non solo – ovviamente – la protagonista. Anche i coprotagonisti Sullivan, Lorena, John, Paul, sono resi con la giusta incisività. E le descrizioni ambientali e comportamentali sono egualmente assai centrate.

    Fin qui, il tuo lavoro. Ben fatto e tale da far sperare in una continuazione in tempi brevi.

    C’è qualche imprecisione, sia linguistica che tipografica, dovuta probabilmente ad un edit affrettato. Ma è roba da nitpicker come me… Il lettore ‘normale’ forse nemmeno le nota.

    Aggiungo infine una personale osservazione, legata al mio modo di leggere (e di scrivere…). Sei molto abile nell’eseguire descrizioni assai accurate, in una specie di anti–minimalismo, se così posso esprimermi. Tuttavia questo rischia di nuocere un po’ all’incalzare dell’azione. Ad esempio viene indicato che Annette, rientrata a casa, si libera degli abiti ed indossa vestaglia e pantofole, eleganti e di colore coordinato ogni volta differente: ma la situazione appare ripetitiva.

    In conclusione: brava, Gio’! Vorrei leggere di nuovo di te.

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  7. Caro Valfrank,
    il tuo commento mi lusinga. Si nota la tua professionalità, anche se tu cerchi di sminuirla un po'. Di certo, non sei un principiante, né un semplice appassionato di letteratura. Il tuo giudizio è di gran valore, per me, e darò ascolto ai tuoi preziosi consigli.
    Sono felice di averti regalato momenti piacevoli con la lettura del mio romanzo e ci tengo anche ad accontentare la tua richiesta di darti un seguito.
    Grazie per aver condiviso le tue impressioni.
    Un saluto speciale... per te.
    Gio'

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  8. Sono stata invitata dall'autrice a scrivere un mio commento sul romanzo Annette Brennet rivelazioni di crimini impuniti.
    Premetto che non avrei mai pensato di leggere un romanzo di un autore esordiente se non me lo avessero regalato. Non che mi schifasse l'idea, ma solo perché non leggo molto e quindi mi limito a leggere autori e titoli famosi, per pura e semplice pigrizia. Comunque su questo romanzo devo dire che ha una trama ben costruita e i personaggi ben descritti. La storia è abbastanza intricata e ti spinge ad andare avanti nella lettura. E' scritta in maniera molto fluida e semplice, tanto da renderne piavole la lettura e da non creare quel antipaticissimo bisogno di tornare indietro per capire quello che segue. La fine non lascia delusi: non è scontata. Un paio di colpi di scena sul finale, poi, stimolano il desiderio di leggere ancora, non solo le ultime pagine, ma anche qualche altro romanzo dell'autrice. Dispiace quasi averlo finito.
    Lo consiglio volentieri a chi ama il poliziesco: sembra di essere sul posto, partecipi alle indagini del tenente.
    Complimenti all'autrice.

    Fabiola 66

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  9. Salve a tutti.
    Sono Chiara 65 e vorrei dire la mia sul romanzo Annette Brennet rivelazioni di CRIMINI impuniti.
    A me è piaciuto molto, soprattutto per l'intrecciarsi di storie e per i vari colpi di scena. Alcuni episodi sono anche divertenti e c'è anche quel pizzico di rosa che non guasta. La storia è intricata e non lascia delusi, anzi. Finito di leggere giusto ieri sera, oggi avrei voglia di riprendere a leggerlo da capo. Ma a me succede spesso con romanzi che mi piacciono particolarmente. Non vedo l'ora che esca Vittime di un Gioco di Perversione, che l'autrice ci ha voluto anticipare nelle ultime pagine del suo libro.
    Io lo consiglio a tutti gli amanti del giallo poliziesco.
    COMPLIMENTI ALL'AUTRICE.

    CHIARA 65

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  10. Un bel libro, scritto bene, in maniera semplice ma corretto e avvincente, appena inizi a leggerlo non vedi l'ora di finirlo per sapere come sono andate le cose, la descrizione di Annette, specialmente i particolari relativi ai suoi abbinamenti nell'abbigliamento, sono fantastici. La situazione che mi è rimasta più impressa è quando Annette, in palestra, vede nello schermo della telecamera esterna la figura di un uomo che si muove in modo sospetto e non ci pensa due volte, messo mano alla sua pistola, esce fuori e inizia un conflitto a fuoco fino ad avere la meglio.....adrenalina..... Grazie Giovanna.
    francesco il giorno 10/05/12

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  11. Continuo a leggere "Annette Brennet Rivelazioni di crimini impuniti"
    ebbene sì siamo parenti ma sono anche molto critico sulle mie letture e con questo libro ho avuto un rapimento mentale dovuto alla storia così accattivante e piena di particolari che ti fanno sentire sempre presente nella scena. veramente un bellissimo esordio.
    Roberto Fenili

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  12. Mi chiamo Fabiola e ho letto il romanzo con molto piacere. L'ho trovato molto descrittivo, tanto da avere l'impressione di essere in un film, nel senso che visualizzavo nella mia mente le scene descritte, man mano andavo avanti nella lettura e ogni volta era come vedere un fotogramma. La storia l'ho trovata intricata e soprattutto non mi ha deluso, come spesso accade a me nel leggere questo genere. Originale, intricata, coerente e scorrevole. La protagonista è descritta in maniera molto dettagliata e anche il suo abbigliamento viene descritto spesso, quasi voglia essere messo in evidenza a tutti i costi. Forse, per quel che è la mia impressione, l'autrice ha voluto dare un'idea ben precisa del personaggio che non potesse essere cambiata dalla mente di alcun lettore. Questo è forse l'unico "difetto" che ho trovato nel romanzo, perché non necessario allo svolgimento della trama... ma l'autrice ha voluto così e nulla le contesto, poiché il romanzo è comunque piacevole e ben scritto.
    Attendo il prossimo.

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  13. Finito di leggere ieri sera e mi è piaciuto molto. Le scene così ben descritte che sembra di essere sulla scena del crimine. Il romanzo è coerente e si legge bene per scorrevolezza del linguaggio. Annette Brennet, che per me è una donna straordinaria, potrebbe assomigliare alle varie protagoniste di gialli in tv, come nelle serie di telefilm americane ispirate a romanzi di successo. Che questo romanzo non abbia ancora ispirato una serie di telefilm a me sembra un po' strano. Ma io non sono certo un intenditore.
    Se dovessi dare un voto, paragonando questo romanzo a uno di Patricia Cornwell o di Michael Connelly o di James Patterson, direi che merita senza dubbio un bel 8 e 1/2

    Maurizio P.

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  14. Ciao
    mi chiamo Lorenza e ho appena finito di leggere il romanzo. L'ho letto in pochi giorni e mi è piaciuto molto. Non vedo l'ora di leggere il prossimo.

    Lorenza

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  15. Sono Elisa e ho letto il romanzo in pochi giorni. Vero che ho tempo per leggere, ma sono certa che sarete d'accordo con me nel dire che è scritto in maniera molto scorrevole, tanto da poter essere divorato. Bello dall'inizio alla fine, non manca di dettagli e di scene d'azione. L'impressione di essere a fianco della protagonista, come qualcuno ha già scritto, è vera e i colpi di scena, quando credi di aver capito tutto, non sono mancati. Ben scritto e ben costruita la storia, intricata al punto giusto, realistica e coerente al tempo stesso.
    Rimango in attesa del secondo, che spero di poter leggere presto.

    Elisa 78

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  16. Bel romanzo poliziesco
    Trovo che la storia sia originale e mi è piaciuta molto.
    La protagonista è un po' rigida come figura, almeno per me. Comunque mi piace per come si muove e come ragiona, un po' alla maschiaccio. Fragile con lui, che sembra infantile, e forte nel suo lavoro, come un vero poliziotto con i giusti attributi.
    L'ho già consigliato agli amici e lo consiglio agli amanti della letteratura gialla.

    Fabio 77

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  17. Salve a tutti. Mi chiamo Cinzia e ho letto il romanzo di Giovanna Fenili perché mi è stato consigliato. Mi piace molto leggere gialli e romanzi sul paranormale, per questo credo di poter dire che in questo romanzo di paranormale non ce n'è molto, ma quel poco che credo basti per un buon giallo. Si legge bene e la trama è intricata quel tanto che ti incuriosisce e ti spinge a leggerlo fino in fondo. Tra l'altro, di solito riesco a capire subito chi è il colpevole, ma qui c'è quell'intrigo che te lo impedisce e che si svela man mano nella lettura. Non arrivi a capire fin quando non sei alla fine, anche se lungo il racconto gli indizi non mancano e qualche intuizione ti viene spontanea. Devo ringraziare chi me lo ha consigliato e lo consiglio a mia volta, perché mi è piaciuto molto.

    Cinzia 67

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  18. Letto il libro.
    Interessante intreccio tra paranormale e indagini classiche di polizia investigativa.
    Alessandro

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